Avrei qualcosa da dire
PROGETTO DI SCRITTURA CREATIVA IN CARCERE
Il carcere è un mondo spesso sconosciuto, opaco e misterioso per chi si trova al di fuori delle mura contenitive. Ciò che pensiamo di conoscere – se mai ci siamo interrogati sulla questione – è invece un’immagine sgranata, composta da numerosi tasselli: fotogrammi cinematografici, qualche reportage forse, opere di letteratura carceraria e statistiche.
Questo lavoro nasce da un’esperienza di tirocinio all’interno della scuola media interna alla Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino. Ho ideato un percorso didattico di scrittura creativa per detenuti stranieri e italiani che valorizzi l’integrazione tra reclusi provenienti da diverse zone del mondo e la loro cultura e lingua d’origine. L’intervento è pensato in un’ottica di rieducazione del detenuto, incoraggiandone le inclinazioni personali, favorendo l’acquisizione di fiducia nelle proprie capacità e stima di sé e dunque stimolando la motivazione personale all’apprendimento.
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"Avrei qualcosa da dire"
Progetto di scrittura creativa in carcere
La verità è che siamo schiavi di un grande potere
Non riesce più a vedere
Quello più nero
Quello più vero... Dire la verità e non smetto
Anche se mi calpestate ogni mio diritto
Questo è dedicato a chi non ce la fa
Contro un sistema
Che fa solo bla bla bla...
(Estratto di un rap di M., detenuto tunisino)