Selected works

Radici

Drammaturgia originale di Giulia Ottaviano e Alba Maria Porto

Il diario del Coordinamento Femminista di Enna a metà degli anni Settanta. Speranze, ideali, utopie di una madre protofemminista rivisitati ai nostri giorni dalla figlia. Un pezzo di storia italiana tra vita quotidiana e impegno politico. Poi la storia di altre donne…

In un quaderno sulla cui copertina campeggia la scritta “Coordinamento Femminista di Enna” sono racchiusi i verbali delle riunioni femministe avvenute in una piccola provincia dell’entroterra siciliano a partire dal 1975. La drammaturgia originale  prende spunto da questo documento e narra due storie che procedono in parallelo: quella delle del Coordinamento Femminista di Enna  e,  ai giorni nostri, quella di un giovane uomo che scopre le proprie origini – fino ad allora tenutegli nascoste dalla famiglia – e parte alla ricerca della propria storia. Nel viaggio  incontrerà una giovane donna con cui condividerà esperienze e riflessioni.

Radici/Una cosa che so di certo riflette sul valore storico del movimento femminista in Italia e affronta il tema del rapporto genitori-figli e dell’eredità intergenerazionale.

CREDITI

testo di

Alba Maria Porto e Giulia Ottaviano

  • regia di

    Alba Maria Porto

  • con

    Mauro Bernardi, Giorgia Coco, Federica D’Angelo, Lydia Giordano, Adele Tirante

  • scene e costumi

    Lucia Giorgio

  • light designer

    Davide Rigodanza

  • sound designer

    Paul Beauchamp

  • tecnico luci

    Adriano Antonucci

  • produzione

    Asterlizze, TPE – Teatro Piemonte Europa/Festival Delle Colline Torinesi

  • con il contributo della

    Città di Torino – TAP – Torino Arti Performative, del Ministero della Cultura, della Fondazione CRT

  • in collaborazione con

    Cineteatro Baretti e Teatro Bellarte

Giulia Ottaviano